Viviamo una vita frenetica, distratta, fatta di un continuo correre, numerose esigenze a cui far fronte, numerosi impegni, tante passioni.
In una vita proiettata costantemente al futuro, un futuro che allarga i suoi confini nel metaverso rischiamo di dimenticare la nostra storia, le nostre origini.
Vantiamo radici che affondano nel classicismo greco e latino, le nostre città trasudano arte in ogni dove.
Musei, gallerie e chiese sono fortunatamente affollate di turisti ma noi quante volte, nelle città in cui viviamo, solleviamo lo sguardo fermandoci a contemplare anche solo
per un secondo ciò che ci circonda?
Opere d’arte spesso dimenticate, giacciono a volte in angoli sperduti altre in piena vista, le Statue, dimostrazione tangibile lasciata ai posteri di potere, ricchezza, devozione o semplice espressione di gusto e raffinatezza oggi sono silenti testimoni dello scorrere del
tempo.
Un passo lento e un occhio curioso possono far compiere al viandante un viaggio straordinario e Ferrara, città che è stata culla del Rinascimento, città che da anni mi ha
accolto, in questo non è da meno, passeggiando infatti per le sue strade incanta ed è pronta a raccontare la sua storia a chi muove i suoi passi con curiosità.
Questo è al tempo stesso un omaggio e un viaggio che nel tempo si è snodato per le vie della città, in un percorso che dal centro città porta verso la periferia, il suo intento è
quello di allontanare dal buio dell’oblio opere che altrimenti rischiano di esser perse per sempre a causa dell’inclemenza del tempo o peggio a causa dell’incuria dell’uomo.